PPP, Profezia è Predire il Presente, il tour teatrale di Massimo Zamboni
—P.P.P. Profezia è Predire il Presente è il nuovo Reading concerto di Massimo Zamboni che ha ispirato l’omonimo album uscito nel gennaio 2025 per Le Vele – Egea Records, che vede sul palco Erik Montanari alle chitarre e ai cori, Cristiano Roversi alle tastiere, e synth.
Queste le prossime date:
25 luglio Carloforte (SU), Festival Creuza de Mà
10 agosto Festa della Poesia, Milicuccà (RC)
11 settembre – Castelnuovo Rangone Poesia Festival
13 settembre – Cortile della Rocca, Riva del Garda, Festival Intermittenze Festival
19 settembre Teatro Abeliano, Bari, Festival di Voce in Voce
18 ottobre Teatro Pasolini, Cervignano del Friuli (UD)
24 ottobre Propilei Mediterranei, Raccontare la Speranza, Vallo della Lucania (SA)
01 novembre Teatro della Cavallerizza, Reggio Emilia
02 Novembre Teatri di Vita, Bologna
08 novembre Teatro Miela, Trieste
11 Novembre Teatro della Pelanda, Roma
12 Novembre Teatro Comunale, Vicenza
15 Novembre, Villa Torlonia Teatro, San Mauro Pascoli (FC)
09 Dicembre Teatro Boiardo, Scandiano (RE)
07 febbraio 2026 – L’Altro Teatro Cadelbosco di Sopra
21 febbraio 2026 – Teatro Aperto Aspretto (VR)
Più che un concerto, si tratta di un’opera letteraria trasposta in musica. Più che canzoni, capitoli che ripercorrono e ricostruiscono una storia unica e controversa, preziosa e drammatica. Quella di uno dei maggiori intellettuali italiani di sempre, Pier Paolo Pasolini.
Il concerto ha molteplici sfaccettature e modalità di fruizione, così come lo sono l’anima e il pensiero di Pier Paolo Pasolini, a cui è dedicato nel cinquantesimo anniversario della sua uccisione. Un concerto e un disco pervasi da quel dolore civico profondo che accompagna incessantemente il percorso di P.P.P. come uomo e come intellettuale che ha saputo profetizzare e percepire la trasformazione drammatica e lacerante dell’Italia.
Il disco nasce dall’omonimo progetto di reading-concerto che alterna canzoni, letture tratte da Pasolini e testi scritti da Zamboni, P.P.P. Profezia è Predire il Presente si compone di tredici tracce: canti popolari, un omaggio a Giovanna Marini, brani estratti dal lungo percorso musicale di Zamboni e tre inediti (La rabbia e l’hashish, Cantico cristiano e Tu muori) che conducono lungo un percorso sempre più scuro, quasi desolato, per accompagnare il pensiero e la fine del pensare di Pasolini.
Un Pasolini multiforme, inafferrabile, che ha affrontato inimicizie insanabili, disumane, e un isolamento feroce altrettanto. Eppure, ancora oggi, a 50 anni dalla sua uccisione, non possiamo prescindere dalla sua intelligenza, da quel suo sguardo che taglia come un laser ed è capace di offrire squarci di una compassione profondissima, conclude Zamboni.
Una narrazione a tema che parte dal suo Friuli, dalla lingua che Pasolini ha lottato per portare a una dignità cancellata dal moderno, passando per lo sgomento verso la cecità di tutti, ponendo una speranza pre-politica nella capacità rigenerativa di un popolo che ormai non si può più chiamare tale. Un entusiasmo per la rivoluzione portoghese, tra gli ultimi sussulti positivi di un continente, e poi il declino, il cadere, il rimpicciolirsi. Un innamoramento finale per la sconfitta, fino a quel 2 novembre 1975 dove la notte di Ostia schianta definitivamente ciò che tanti avrebbero voluto veder schiantare: una persona non grata, da far tacere, ma la cui parola è oggi più presente e necessaria che mai. Un pensiero che, nonostante i plurimi tentativi, non è stato schiacciato da chi lo avrebbe voluto ridurre, impoverire e semplificare. E che si presenta oggi più attuale che mai.








